Proprio oggi in occasione del concerto italiano degli AC/DC ad Imola, arriva la notizia che il lungo percorso giudiziario che ha visto imputato, il batterista degli AC/DC Phil Rudd, si è concluso. Infatti il tribunale di Tauranga in Nuova Zelanda ha emesso la sentenza che vedeva il batterista colpevole di minacce di morte e possesso di droga, la condanna consiste a otto mesi di arresti domiciliari.
Phil Rudd colpevole di minacce di morte verso un suo collaboratore, scaturite dalle scarse vendite del suo disco solista, "Head Job" e possesso di droga.
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